Brand Activism e il Caso Tesla: Quando l’Immagine di un CEO Influenza il Mercato

Il concetto di brand activism ha assunto un ruolo sempre più centrale nel mondo del business.

I consumatori non si limitano più ad acquistare prodotti basandosi solo sulla qualità o sul prezzo, ma considerano anche i valori che un’azienda rappresenta. In questo scenario, Tesla, un tempo sinonimo di innovazione e sostenibilità, sta vivendo un periodo di crisi dovuto alle scelte politiche e personali del suo fondatore, Elon Musk.

Il Crollo di Tesla in Borsa

Negli ultimi mesi, Tesla ha subito un drastico calo a Wall Street. Il titolo ha perso il 40% del suo valore, scendendo dai massimi di 488 dollari per azione raggiunti a dicembre a 295 dollari. Questo declino ha eroso gran parte del rialzo ottenuto con la vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali statunitensi.

Uno dei fattori chiave dietro questa flessione è la delusione degli investitori riguardo alle promesse non mantenute. Tesla era cresciuta sull’aspettativa che il rapporto privilegiato tra Trump e Musk avrebbe accelerato la regolamentazione dei veicoli a guida autonoma. Tuttavia, queste speranze non si sono concretizzate, portando il titolo a sgonfiarsi rapidamente.

Musk e il Tradimento della Mission Aziendale

Tesla si è sempre presentata come un’azienda impegnata nella transizione verso l’energia sostenibile.
Sul suo sito ufficiale si legge: “Tesla sta accelerando la transizione verso l’energia sostenibile con auto elettriche, impianti fotovoltaici e soluzioni energetiche rinnovabili integrate per abitazioni e aziende”.

Tuttavia, le recenti posizioni di Musk, tra cui il sostegno a Trump e il presunto avvicinamento all’AfD in Germania, hanno generato un cortocircuito nell’identità del brand. Come può un’azienda che dichiara di voler combattere il cambiamento climatico essere rappresentata da un leader che supporta politiche ambientalmente dannose

Il Caso Tedesco: Il Declino delle Vendite di Tesla

Un segnale di questo cambiamento di percezione arriva dalla Germania, dove Tesla ha registrato un calo delle vendite del 60%. I consumatori tedeschi, storicamente attenti alla sostenibilità e alla coerenza dei brand, sembrano aver voltato le spalle all’azienda, considerandola incoerente con i propri valori.

L’Europa, e in particolare la Germania, ha sempre rappresentato un mercato chiave per Tesla. Ma nell’era della responsabilità sociale, i consumatori vogliono essere più di semplici acquirenti: vogliono essere attivisti. E quando un brand tradisce i propri principi, il mercato risponde.

L’Impatto sul Patrimonio di Musk

Il crollo di Tesla ha avuto ripercussioni anche sulla ricchezza personale di Elon Musk. Secondo il Bloomberg Billionaire’s Index, il suo patrimonio netto è passato da 486 miliardi di dollari a dicembre 2024 a 351 miliardi di dollari nelle ultime settimane. Pur restando l’uomo più ricco del mondo, questa perdita evidenzia quanto la sua immagine pubblica e le sue decisioni politiche possano influenzare il valore delle sue aziende.

Il Futuro di Tesla: Recupero o Declino?

La domanda che ora si pongono investitori e analisti è: Tesla riuscirà a risollevarsi? La risposta dipenderà dalla capacità dell’azienda di recuperare la fiducia dei consumatori e degli azionisti. Musk dovrà decidere se continuare a intrecciare la sua immagine personale con il destino della sua azienda o se prendere un passo indietro per permettere a Tesla di rimanere fedele alla sua missione originale.

In un mondo sempre più sensibile all’etica aziendale, il brand activism non è solo una strategia di marketing, ma una promessa da mantenere. Tesla e Musk lo stanno imparando a loro spese.

simone stricelli

Independent Creative Director; Founder Antartica; Docente IED in Etica della Comunicazione, Brand Activism & Social Corporate Responsability

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